Crescere Insieme ha acquisito la Certificazione Iso 9001:2015
Crescere Insieme ha acquisito, per entrambe le strutture, la Certificazione in riferimento alla norma ISO 9001:2015 nell’ambito dei servizi residenziali e semi-residenziali a favore di minori in situazioni di disagio sociale e servizi di sostegno alla genitorialità. La Certificazione della Qualità ISO 9001 è uno standard internazionale applicabile da tutte le organizzazioni, operanti in qualsiasi settore di attività, e basata su principi di gestione per la qualità. Obiettivo dell’Impresa Sociale è la promozione della qualità in ogni aspetto della propria attività, in modo da migliorare costantemente i propri servizi e dotarsi degli strumenti adatti per un’efficace gestione degli interventi proposti.
Learn MoreUn gradito regalo da parte dell’Aquila 1927
Questa mattina ci siamo incontrati con il bravo Mattia Di Norcia, calciatore rossoblù, che a nome della massima società calcistica aquilana ci ha fatto dono di 50 pandorini per i ragazzi e le ragazze ospiti delle nostre strutture. Questo gradito presente rilancia la nostra ormai lunga amicizia e la nostra collaborazione sui temi che ci sono reciprocamente cari quali valore dello sport per l’inclusione sociale e la solidarietà. All’Aquila Calcio ai suoi dirigenti, allo staff e alla squadra facciamo i nostri più sentiti auguri per un 2023 di vittorie e soddisfazioni.
Learn MoreChristmas Cup 2022: oggi tutti allo stadio!
Oggi, dalle 14.30 parteciperemo alla terza edizione Christmas Cup, organizzata dall’Asd L’aquila 1927 presso lo Stadio Gran Sasso d’Italia- Italo Acconcia. Parteciperemo al triangolare organizzato dalle squadre con alcuni ragazzi ospiti della Comunità e al dibattito “Le fragilità sociali e lo sport come elemento di inclusione. Verso un calcio etico, solidale e responsabile”. per rilanciare il messaggio dello sport come strumento di integrazione sociale.
Learn MoreCodice etico aziendale Crescere Insieme srl Impresa Sociale ETS
La società Crescere Insieme srl Impresa Sociale ETS, con sede a L’Aquila in via amiternum 7, opera sul territorio con l’obiettivo di favorire le opportunità di crescita professionale per i dipendenti, soddisfare i servizi del territorio e valorizzare tutte le persone che a vario titolo entrano in relazione con l’impresa.
Questo codice etico esprime gli impegni e le responsabilità etiche nella gestione dell’ente da parte dei dirigenti e dei dipendenti e di tutti coloro che, direttamente o indirettamente, instaurino rapporti in nome o nell’interesse della società.
Valori etici, Crescere Insieme conduce le proprie attività ispirandosi ai principi di correttezza, trasparenza, legalità e chiarezza. Tutte le attività devono essere svolte con la massima scrupolosità, onestà, lealtà e impegno professionale, nell’osservanza delle leggi, dei regolamenti interni e nel rispetto di questo codice etico. Crescere Insieme si impegna affinché il Codice Etico venga percepito dai dipendenti come parte sostanziale del legame contrattuale.
Criteri di condotta, Le comunicazioni tra i membri dell’équipe di lavoro devono avvenire in maniere chiara e completa. I comportamenti in contrasto con i principi Codice Etico saranno suscettibili di sanzione. Il coordinatore e i dipendenti sono sottoposti all’obbligo del segreto professionale quando vengono in contatto con informazioni riservate inerenti le vicende degli utenti delle strutture gestite dalla società o anche di situazioni che riguardano la gestione aziendale. Ogni relazione con interlocutori esterni deve essere gestita in maniera corretta e professionale.
Rapporti con gli enti, Crescere Insieme persegue l’obiettivo di soddisfare pienamente le aspettative degli enti con i quali collabora e ritiene essenziale trattare con loro in modo onesto, trasparente e professionale. Crescere Insieme si impegna a garantire un monitoraggio costante per garantire i massimi standard di qualità.
Rapporti con le Istituzioni, I rapporti con la Pubblica Amministrazione vengono condotti con la massima correttezza e rigore. Non sono tollerati comportamenti che inducano ad interpretazioni false o ambigue.
Rapporti con organizzazioni sindacali o partiti politici, la società non eroga contributi diretti o indiretti a partiti politici, movimenti o sindacati.
Rapporti con i Mass Media, la comunicazione esterna avviene tramite il sito dell’ente www.crescereinsieme.aq.it e la società riconosce il ruolo di una comunicazione chiara ed efficace delle proprie attività istituzionali. I responsabili della società sono incaricati di divulgare informazioni aziendali all’esterno sotto forma di partecipazioni a convegni, pubblicazioni o qualsiasi altra forma di presentazione. Chi assume questo incarico deve attenersi alle disposizioni aziendali o di persona delegata.
Doni e regali, i dipendenti non possono, direttamente o indirettamente, ricevere o offrire regali, doni, denaro, omaggi, a vario titolo. Gli omaggi hanno lo scopo esclusivo di promuovere l’immagine dell’ente. Non è ammessa alcuna forma di regalo che esuli dalle normative o che comunque è volta ad acquisire trattamenti di favore nella conduzione di qualsiasi attività collegata o collegabile alla società.
Relazioni con i dipendenti, Crescere Insieme tutela e promuove il valore delle risorse umane allo scopo di migliorare ed accrescere le competenze possedute da ciascun collaboratore.
Selezione del personale, la società valuta il personale da assumere sulla base della corrispondenza tra le caratteristiche dei candidati e i profili necessari alle esigenze aziendali, nel pieno rispetto delle pari opportunità ed ispirandosi a criteri di obiettività. Adotta inoltre misure per evitare nepotismi, favoritismi o forme di clientelismo.
Costituzione del rapporto di lavoro, la società assume il personale utilizzando il regolare CCNL(Uneba servizi). Non è consentita alcuna forma di lavoro irregolare. Alla costituzione del rapporto di lavoro ogni collaboratore riceve informazioni dettagliate sulla sua funzione, sulle mansioni da svolgere e sugli elementi normativi e retributivi basati sulla normativa vigente.
Gestione del personale, la società rifiuta qualsiasi forma di discriminazione nei confronti dei propri collaboratori. L’accesso a ruoli e incarichi viene stabilito considerando competenze e capacità.
Comportamento sul luogo di lavoro, Ogni dipendente è tenuto a svolgere le proprie mansioni in modo responsabile ed onesto, diligente e in conformità con le pratiche dell’ente e le direttive aziendali.
Sicurezza e salute, La società si impegna a gestire le proprie attività nel pieno rispetto della normativa vigente in materia di prevenzione e sicurezza sul lavoro e si adopera per garantire un ambiente di lavoro salubre e sicuro, con l’adozione di tutte le misure necessarie.
Conflitto d’interessi, la società impronta i rapporti con i propri dipendenti sulla fiducia e lealtà reciproca. I dipendenti devono perseguire, nell’esecuzione della propria prestazione lavorativa, gli obiettivi e gli interessi aziendali, evitando in ogni modo di porsi in situazioni di contrasto con l’interesse sociale. riguardo una eventuale attività lavorativa esterna i dipendenti, i collaboratori, devono evitare tutte quelle attività che siano in conflitto di interesse con la società, con particolare riferimento a interessi personali o familiari che potrebbero influenzare l’indipendenza nell’espletare le attività loro assegnate con rischi sul conseguimento del miglior interesse aziendale. E’ pertanto fatto obbligo a ciascun dipendente, collaboratore di segnalare situazioni di conflitto di interesse. Rispetto all’uso di informazioni interne i dipendenti che, nel normale adempimento delle proprie attività aziendali, vengano a conoscenza di informazioni riservate relative alla Società non possono utilizzarle per fini personali, privati, di natura economica. Tali utilizzi, oltre che costituire una questione morale ed etica, sono perseguibili legalmente.
Violazioni, a fronte di accertate violazioni alle disposizioni del Codice Etico, verranno adottate adeguate misure sanzionatorie in linea con quanto previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro. Ogni dipendente dovrà segnalare al proprio superiore diretto qualsiasi notizia relativa alle violazioni del Codice. Qualora per giustificato motivo o per opportunità sia ritenuto sconsigliabile un riferimento diretto al proprio superiore gerarchico, sarà cura ed onere del dipendente comunicare direttamente con l’Amministratore Delegato e/o il Consiglio di Amministrazione. A tutte le richieste verrà data una tempestiva risposta senza che vi sia per il dipendente alcun rischio di subire qualsiasi forma, anche indiretta, di ritorsione. Chiunque segnali presunte violazioni del Codice etico non in buona fede sarà sanzionato ai sensi dello stesso.
Entrata in vigore, Il presente Codice Etico entra in vigore a partire dalla sua approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione. Ogni variazione o integrazione successiva deve essere approvata dal Consiglio di Amministrazione
Learn MoreCrescere Insieme aderisce alla 3°edizione della Christmas Cup
Dopo il grande successo due precedenti edizioni, svolte nel 2019 e nel 2021, anche quest’anno parteciperemo alla 3° edizione della Christmas Cup organizzata dall’ASD L’Aquila 1927. L’iniziativa che avrà luogo il 23 Dicembre avrà come tema lo sport come elemento di inclusione, verso un calcio, etico e responsabile. L’obiettivo principale della manifestazione, che condividiamo pienamente, è quello di promuovere una cultura dello sport inclusiva ed accessibile quale momento di crescita sociale e culturale per l’intera comunità.
Learn MoreRaccontiamoci una favola: le belle ali di Ana
Il progetto “Raccontiamoci una favola” aggiunge un’altra tappa! Questa volta è L. , 15 anni, che attraverso una favola albanese ci fa riflettere sul rapporto che c’è tra diversità e unicità.
“Una bellissima coccinella di nome Ana aveva una grande particolarità: le sue ali, invece di essere rosse come tutte le altre coccinelle, erano di colore giallo. Tutti gli insetti e gli uccelli vicino a lei, amavano la sua unicità: ogni mattina, quando passava, tutti la salutavano con enorme entusiasmo, ognuno di loro le voleva bene. Ana, però, non riusciva a vedere la sua singolarità come un pregio, anzi, era molto triste per essere l’unica coccinella con delle ali gialle. Per questo motivo, un giorno andò dalla mamma e le disse “Mamma, sono stanca di essere diversa dalle altre coccinelle, vorrei essere come tutte voi”. La mamma di Ana, per renderla felice ed esaudire il desiderio della figlia, decise di prendere un pennello e dipingerle le ali di rosso, proprio come tutte le altre coccinelle. Ana era molto felice, andò a dormire non vedendo l’ora che arrivasse il mattino seguente per farsi vedere da tutti i suoi amici. La mattina arrivò e Ana andò a scuola. La piccola coccinella, con tanto dispiacere, notò che tutti gli altri animaletti la guardavano con occhi diversi dal solito, nessuno la salutò; arrivò in fondo all’aula e si mise seduta da sola: scoppiò a piangere perché non capiva cosa stesse accadendo. La maestra Mira andò da lei e le chiese “Ana, cosa è successo alle tue ali gialle? Erano così speciali, ti rendevano unica, è la tua particolarità che ti rende ciò che sei!”. Ana corse subito a casa e andò velocemente a farsi un bel bagno: fortunatamente, le sue bellissime ali gialle tornarono splendenti come non mai! La coccinella era molto felice e capì che era bella e speciale soprattutto grazie alle sue ali gialle.”
Learn MoreRaccontiamoci una favola: Il sale di Iqra
Proseguiamo il viaggio nel nostro progetto “Raccontiamoci una favola”.
Oggi ci troviamo in Pakistan con A., 16 anni, che con la sua fiaba ci ricorda quanto anche le cose apparentemente di meno valore siano importanti.
“C’era una volta, in un piccolo villaggio, un mercante di nome Hilal che aveva tre figlie molto belle. Un giorno come tanti, il padre decise di chiedere alle tre figlie quanto gli volessero bene. Andò dalla figlia maggiore e le chiese “figlia mia, quanto mi vuoi bene?” e lei rispose “oh papà, ti amo più della mia stessa vita!”. Andò, allora, dalla secondo genita, ponendole la stessa domanda e lei replicò “oh papà, ti amo più del mondo intero!”. Hilal era molto felice delle risposte delle due figlie e, così, decise di regalargli qualcosa di molto prezioso. Si recò, poi, dalla figlia minore, Iqra, e anche a lei fece lo stesso quesito ma la risposa lo lasciò senza parole. La giovane, infatti, esclamò “papà, io ti amo come il sale!”. Hilal si arrabbiò moltissimo e urlò:” il sale è una cosa banale e si può comprare al mercato ad un prezzo bassissimo, è una cosa che non ha valore! ” . Accecato dalla rabbia, decise di cacciare di casa la figlia minore, che prese le poche cose che aveva e se ne andò via piangendo.
Iqra, sola e abbandonata, non sapeva più che fare: camminò per giorni, non avendo nemmeno da mangiare. Un pomeriggio, in lontananza, vide un bellissimo palazzo: doveva sicuramente essere il palazzo del Re del villaggio . Con tanta fatica arrivò lì e, una volta fuori, disse ai soldati “sono sola, non ho niente da mangiare e ho bisogno di lavorare”. A quel punto, dalla finestra del grande palazzo, si sentì il cuoco che disse “fatela salire qui in cucina, lavorerà con me”. Iqra fu contentissima di questa opportunità e si mise subito a lavoro. Passarono delle settimane e divenne bravissima a cucinare. Un giorno, il giovane principe, Bilal, decise di organizzare una festa, invitando i suoi amici e tutto il palazzo. Anche Iqra decise di partecipare alla festa e, una volta arrivata, tutti la guardarono per come era bella e per come le stava bene il vestito che stava indossando. Tutti gli occhi erano puntati su di lei, soprattutto quelli del principe. Bilal, senza pensarci due volte, decise di andare da lei per conoscerla, non avendo idea che quella bellissima ragazza fosse proprio una cuoca del Palazzo Reale. Parlarono a lungo e, alla fine, decise di regalarle un anello come simbolo del suo affetto. Un giorno, il re disse a tutti i cuochi del palazzo di cucinare il loro piatto preferito e Iqra decise di cucinare l’halwa (un dolce tipico pakistano). Iqra, per rivelare a Bilal la sua identità, decise di mettere nel dolce l’anello che il principe le aveva regalato. Quando il giovane principe mangiò il dolce, vide subito l’anello e domandò “chi ha cucinato questo piatto?”. La giovane ragazza, allora, si fece avanti e Bilal la riconobbe immediatamente.
Da quel momento i due ragazzi passarono molto tempo insieme e si innamorarono l’uno dell’altra. Iqra confessò tutto ciò che le era successo, parlò molto del litigio con il padre ed era molto triste per l’accaduto. Un bellissimo giorno, Bilal chiese a Iqra di sposarlo: lei accettò subito, senza nessuna esitazione. Nei giorni a seguire, i due innamorati organizzarono i preparativi per la grande festa e il Re decise di invitare tutto il villaggio al matrimonio. Il fatidico giorno arrivò e al palazzo si presentò anche Hilal, il padre della sposa. Appena lo vide, Iqra decise di fargli preparare due piatti con il pollo, uno condito normalmente e l’altro senza sale. Dopo la cerimonia, il pranzo fu servito e i festeggiamenti iniziarono. Ad Hilal furono portate le due pietanze e lui scostò immediatamente il piatto senza sale. Arrivò il Re e gli chiese “Hilal, perché sposti quel piatto? Non ti piace?”. Hilal, allora, si giustificò “È senza sale, è cattivo!”. A quel punto Hilal scoppiò a piangere perché ripensò a tutto ciò che era accaduto e si rese conto della vera importanza del sale. Si sfogò con il Re, dicendogli che si sentiva un cattivo padre e di essere così triste perché aveva cacciato la figlia minore esattamente per quel motivo: non riusciva a riconoscere l’importanza del sale. Ascoltando la sofferenza del padre e il suo rimpianto per quanto accaduto, Iqra si mostrò ai due uomini. Padre e figlia finalmente si abbracciarono e vissero tutti felici e contenti nel bellissimo Palazzo Reale.”
Learn MoreCrescere Insieme parteciperà alla Giornata Celebrativa del 95° anno di fondazione dell’Asd L’Aquila 1927
Domenica 13 Novembre 2022 Crescere Insieme Impresa Sociale ETS aderirà alla Giornata Celebrativa del 95°anno di fondazione dell’Asd L’Aquila 1927.
Nel corso degli ultimi anni la nostra collaborazione con la società si è spesso concretizzata nell’organizzazione e realizzazione di eventi sociali tesi all’inclusione delle categorie più fragili della comunità cittadina. Siamo convinti che lo sport eserciti un’influenza positiva sulla salute pubblica della realtà territoriale e che l’attività posta in essere dall’Aquila 1927, anche fuori dal rettangolo di gioco, stia favorendo numerosi momenti di socializzazione tra le persone. Per questi motivi, insieme ai ragazzi ospiti presso le nostre strutture, approfitteremo di questa festa per un ulteriore momento di inclusione e condivisione dei nostri comuni valori.
Learn MoreRaccontiamoci una favola: l’avidità di Lidia
Questa settimana la nostra storia arriva dall’Egitto, con le parole di R., un ragazzo di 17 anni che ci ha voluto ricordare che “la ricchezza arriva come una tartaruga e corre via come una gazzella”.
“C’era una volta una ragazza di nome Lidia che viveva nella sua bellissima fattoria in un piccolo villaggio dell’Egitto. Fortunatamente, in tutto il suo paese, era l’unica ad avere degli animali ed era molto felice perché, così, riusciva quotidianamente a guadagnarsi dei soldi per vivere. Infatti, tutte le mattina si svegliava molto presto per raccogliere le uova delle sue galline, per poi andarle a vendere al suq più vicino.
Una mattina come tante altre, entrando nel pollaio, Lidia si rese conto che c’era una nuova gallina, mai vista prima. Questo la rese contenta perché sapeva che avrebbe avuto delle uova in più rispetto al solito. Ben presto, si accorse che la gallina non faceva le uova come tutte le altre: il suo uovo era d’oro! La ragazza sapeva che con quella gallina avrebbe potuto guadagnare molto e iniziò ad aspettare con impazienza ogni mattina per raccogliere questa piccola fortuna. Dopo qualche giorno, però, Lidia si rese conto che la magica gallina faceva un solo uovo al giorno: pensò, allora, che se l’avesse uccisa e avesse preso le uova all’interno della gallina stessa, sarebbe diventata ricca. Perciò, decise di uccidere immediatamente l’animale ma non trovò le uova d’oro che si aspettava. Si pentì immediatamente del suo brutto gesto. La favola ci insegna che l’avidità non è una buona qualità e che, nel corso della nostra vita, dobbiamo accontentarci di ciò che abbiamo.”
Raccontiamoci una favola: la storia di Djoulde, Madjou e Kade
Iniziamo il nostro viaggio con una storia che, pur con le sue peculiarità, evoca ricordi, elementi e caratteristiche della famosa fiaba di Hänsel e Gretel.
Ecco il racconto di S., un ragazzo di 16 anni proveniente dalla Guinea.
“C’era una volta un piccolo villaggio dove vivevano tre gemelli, due maschi e una femmina che si chiamavano rispettivamente Djoulde, Madjou e Kade. Uno dei tre, Madjou, al posto di avere due occhi come tutti, ne aveva tre ed era più brutto rispetto agli altri due. Madjou era molto intelligente ma, a causa del suo aspetto, era odiato dai due fratelli che lo lasciavano sempre in disparte. Un brutto giorno, la madre dei tre gemelli morì, lasciandoli soli. I bambini, si trovarono improvvisamente in grande difficoltà e non avevano nulla per sopravvivere. Djoulde e Kade decisero di partire per cercare un nuovo posto in cui vivere, abbandonando Madjou. Vagarono per giorni nella foresta, soffrendo molto a causa del freddo, della fame e della stanchezza. Un giorno, fortunatamente, arrivarono davanti ad una casa grande e colorata e pensarono che fosse davvero molto accogliente. I ragazzi decisero quindi di bussare alla porta. Furono accolti subito da una vecchietta: sembrava gentile e li trattò immediatamente come se fossero i suoi nipoti. Diede loro cibo, riparo e conforto, non chiedendo nulla in cambio. La vecchia sembrava molto brava ma, in realtà, stava solo cercando di raggirare i ragazzi: il suo unico scopo era quello di mangiarli non appena si fossero ripresi dal lungo viaggio. Una sera, dopo cena, Djoulde e Kade andarono a letto per riposare un po’. Quando si addormentarono, la vecchia sentì nuovamente bussare alla porta e si trovò davanti Madjou, che si era messo in viaggio alla ricerca dei fratelli. La strega lo accolse calorosamente, molto felice di ciò che era appena successo: poteva mangiare tre bambini invece che due! Lo accompagnò nella camera con gli altri e si allontanò, pensando di divorarli non appena si fossero tutti addormentati. Tuttavia Madjou, grazie al suo terzo occhio, aveva capito subito le intenzioni della vecchia ed era arrivato lì per salvare i suoi fratelli. Quando la strega tornò nella camera per mangiarseli, con sua grande sorpresa, non li trovò tutti addormentati ma vide tre occhi luminosi che la fissavano nel buio. La vecchia si spaventò molto e capì subito che c’era qualcosa che non stava andando nel verso giusto. Per salvare i suoi fratelli, Madjou iniziò a lottare con la strega e riuscì a spingerla in una stanza buia della casa. Chiuse la porta a chiave, imprigionandola all’interno e corse a svegliare i fratelli. Djoulde e Kade si resero conto che Madjou aveva appena salvato le loro vite: si scusarono per come l’avevano trattato fino a quel momento e tutti e tre si promisero di non separarsi mai più.”
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