
Crescere Insieme”: Il film di Ferrara deve entrare nelle scuole”
Un faro sulla marginalità giovanile e le sfide dell’integrazione si accende grazie al documentario “Devianza giovanile e integrazione, il caso dei minori stranieri all’Aquila” curato dal regista Gabriele Ferrara. Un’opera che, come sottolinea con forza l’Assistente Sociale della comunità Crescere Insieme, Dott.ssa Federica Francesca Pastore, meriterebbe di essere proiettata nelle scuole per la sua capacità di dare voce a chi troppo spesso rimane inascoltato.
Il documentario punta i riflettori su una realtà spesso invisibile: quella dei minori stranieri non accompagnati che vivono all’Aquila. Attraverso le loro testimonianze dirette, Ferrara rompe il muro dell’indifferenza, trasformando questi giovani in veri e propri soggetti narranti della propria esistenza.
“Finalmente qualcuno in città ha dato loro parola,” commenta la Dott.ssa Pastore. “Ascoltare le loro denunce sulla condizione di marginalità in cui versano è fondamentale per comprendere le radici profonde di alcune problematiche sociali.”
Le telecamere di Ferrara seguono i difficili percorsi di questi ragazzi, costretti a navigare in un labirinto burocratico che impedisce loro di ottenere documenti validi e una residenza stabile. Questa mancanza di riconoscimento legale si traduce in una barriera insormontabile per trovare un lavoro dignitoso, a sua volta essenziale per affittare un alloggio.
La cruda realtà che emerge dalle loro voci è quella di una lotta quotidiana per la sopravvivenza. Come evidenziato nel documentario, la mancanza di alternative spesso spinge questi giovani verso la criminalità, con lo “spaccio per mangiare” narrata da alcuni come una tragica necessità. La loro condizione di vulnerabilità e la difficoltà a trovare soluzioni abitative stabili li costringe a vivere in situazioni precarie, come abitazioni di fortuna ricavate da strutture inagibili presenti in città, o addirittura a trovare rifugio nei parchi.
La Dott.ssa Pastore, da esperta del tessuto sociale aquilano e del fenomeno migratorio, sottolinea l’importanza di portare queste storie all’attenzione della comunità e degli studenti: “Proiettare questo documentario nei vari Istituti Scolastici e Universitari non sarebbe solo un atto di sensibilizzazione, ma un vero e proprio strumento educativo. Permetterebbe ai nostri giovani di confrontarsi con realtà diverse, di sviluppare empatia e di comprendere la complessità del fenomeno migratorio e delle sue implicazioni a livello locale.”
L’appello della psicoterapeuta è chiaro: il documentario di Gabriele Ferrara ha il potenziale per innescare una riflessione profonda nelle nuove generazioni, promuovendo una maggiore consapevolezza sui temi dell’integrazione, della giustizia sociale e dei diritti umani. Portare “Devianza giovanile e integrazione” nelle aule scolastiche potrebbe rappresentare un passo significativo verso una comunità più inclusiva e attenta alle esigenze di tutti i suoi membri.
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